Hide Matsumoto è stato per molti anni il braccio destro di Davide Oldani a Cornaredo: il ninja del D’O, lo definisce lo chef in uno dei suoi libri. Non ce lo vedi a roteare le braccia secondo l’iconografia delle arti marziali (poi magari è anche cintura nera…), ma certamente guardarlo muoversi, concentrato e assiduo, in una cucina a vista tirata a lucido, dà idea di un certo livello di rigore e precisione: un livello alto, a voler quantificare.

Poi guardi rapito il vitello tonnato, pere e mirtilli e in qualche modo ti fiondi in Giappone, magari nei giorni dell’hanami, quando i ciliegi in fiore ingentiliscono l’aria di nuvole rosa. Così quel piatto gioca sulla delicatezza dei colori e sulla simmetria del disegno.

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